Insediato il Nuovo Consiglio per gli Affari Economici
Sabato 8 gennaio, dinanzi al nostro Vescovo Pietro, hanno prestato giuramento i nuovi membri del Consiglio Diocesano per gli Affari Economici: Mons. Gianni Vella, don Giuseppe Di Bernardo, don Andrea Campanile, don Francesco Catrame, don Fernando Latino, don Carmine Ventrone, il diacono don Giuseppe Maietta, l’Avv. Giuseppe Dessì, l’Arch. Egladina Di Leone, l’ing. Edoardo Filippone, il dott. Michele Fusco e l’ing. Michele Merola. È stato inoltre confermato come Economo diocesano il diacono don Elpidio Pellino.
La funzione del Consiglio è quella di “aiutare il Vescovo a gestire i beni che ha e riceve in dono per annunciare il Vangelo in parole e gesti”, così ha chiosato il nostro Pastore introducendo l’incontro di insediamento.
Mons. Lagnese ha rimarcato in maniera decisa la dimensione ecclesiale del nuovo organo diocesano: “La Chiesa è la comunità dei discepoli, che per portare avanti la sua missione ha bisogno di risorse”. Le risorse che la Chiesa diocesana dispone sono principalmente il frutto del gettito 8xmille che la Diocesi riceve attraverso la Conferenza Episcopale Italiana e che i cittadini italiani scelgono di devolvere alla Chiesa Cattolica. E proprio per questo occorre trasparenza per gestire questi fondi a beneficio di tutte le attività della Chiesa diocesana, che vanno gestite e organizzate non secondo la logica “di un’attività commerciale” ha ribadito il Vescovo, ma seguendo unicamente il principio della “missione dell’evangelizzazione”. E per corrispondere a questa finalità la scelta è stata segnata da tre criteri: “rettitudine di vita”, “competenza” e “amore alla Chiesa e al suo Signore”. La scelta dei nuovi membri del Consiglio è stata naturalmente fatta tenendo conto dei canoni del Codice di Diritto Canonico, del Direttorio Pastorale dei Vescovi Apostolorum Successores e dell’Istruzione in Materia Amministrativa della CEI del 2005. Novità assoluta è stata, per la prima volta, la nomina di una donna all’interno di un Consiglio diocesano, segno di quella sensibilità e attenzione che Mons. Lagnese pone in direzione di un allargamento delle responsabilità e di una valorizzazione di tutti i carismi che ci sono all’interno della Chiesa diocesana.