1° Maggio: gesti di cura e attenzione ai lavoratori e alle lavoratrici

Un momento di preghiera al monumento delle vittime del lavoro di via Enrico Fermi, a due passi dalla sede dell’Inail provinciale, a Caserta; un confronto con lavoratori e sindacati allo scalo merci di Maddaloni Marcianise, in via Ficucella, per essere vicini ai dipendenti della logistica, in grave difficoltà in questi ultimi mesi; una santa messa insieme con i lavoratori, sempre all’Interporto. Questi sono i segni scelti attraverso i quali il Vescovo di Caserta, monsignor Pietro Lagnese, ha scelto per celebrare la festa dei lavoratori. Il lavoro tanto desiderato e spesso tanto lontano non può essere anche insicuro. È questo il motivo per cui il Vescovo, oltre all’incontro e alla santa messa con i lavoratori, ha voluto un momento di preghiera per chi sul lavoro è morto. Il lavoro non può essere insicuro. «È una giornata importante soprattutto in questo periodo storico dove tante sono le fragilità e i drammi collegati al mondo lavorativo. In particolare, il Vescovo – spiega don Gianmichele Marotta, direttore dell’Ufficio diocesano della Pastorale del Lavoro – ha voluto ricordare quanti hanno perso la vita sul lavoro o per il lavoro e quanti sono vittime di ingiustizia e soprusi, invitando tutti a una cultura della cura; questa giornata e la vicinanza del Vescovo, quindi, vuole essere soprattutto un gesto di cura e attenzione ai lavoratori e alle lavoratrici della nostra diocesi».