Messaggio del Vescovo Pietro
all’inizio del nuovo Anno scolastico
All’inizio del nuovo anno scolastico, saluto voi, ragazzi e giovani, studenti di ogni ordine e grado, che state per tornare tra i banchi di scuola; e con voi le vostre famiglie, i docenti, i dirigenti, e tutti gli altri operatori scolastici che – ne sono sicuro – con grande impegno, proveranno a mettersi a servizio di ognuno di voi e della vostra formazione. Il mio augurio è che sia un anno sereno, ricco di occasioni di crescita, nel quale nessuno sia lasciato indietro.
Accogliendo l’invito dei vostri dirigenti, lo scorso anno ho iniziato la visita a tutte le scuole presenti in Diocesi. Poter dialogare innanzitutto con voi studenti e incontrare dirigenti, docenti e quanti operano all’interno dei vostri istituti, è stato per me molto importante: ha rappresentato, infatti, un’occasione per conoscervi meglio e farmi conoscere. Desidero continuare quest’esperienza e, perciò, volentieri, al più presto, riprenderò il mio viaggio nelle scuole della Diocesi.
Mentre mi rivolgo a voi, ho davanti agli occhi ciò che è successo qualche giorno fa a Gragnano. Un ragazzo senza apparenti problemi, di tredici anni – tanti ne aveva Alessandro – si è tolto la vita, gettandosi dal terrazzo di casa, forse perché incapace di reggere alla pressione che sui social e nella vita quotidiana gli infliggevano i suoi compagni. Ancora un ennesimo atto di bullismo, finito questa volta veramente male, che va ad aggiungersi a tutti gli altri episodi di movida violenta che da mesi si ripetono lungo l’intero stivale e che, in modo particolare, hanno segnato il tempo dell’estate sul nostro territorio. Come mai tanta violenza? Da dove tanta aggressività? Quali disagi si nascondono dietro a tanti fatti di prepotenza? Vorrei proprio che tutti, ragazzi e adulti, ci fermassimo a riflettere. Soprattutto vorrei che, insieme, dicessimo no ad ogni atto di violenza: ribelliamoci a ogni tipo di guerre, alle piccole e alle grandi, sempre! Lavoriamo invece per costruire un mondo più fraterno, più giusto, più solidale, più in pace, più pulito, più bello!
Negli incontri che ho vissuto nelle scuole, tanti mi hanno manifestato il desiderio di visitare ciò che un tempo era il Macrico per vedere cosa che c’è oltre quel muro. Su quell’area, come sapete, c’è un sogno, mio e di tutta la Chiesa di Caserta: desideriamo metterla a disposizione dei casertani perché diventi un parco urbano, un polo sociale e culturale, un campo di pace, di vita, d’incontro, di dialogo tra generazioni. Lo scorso anno abbiamo cominciato ad aprirla alle scuole, invitando, in particolare, le ultime classi delle superiori; vorremmo ora continuare perché – ne siamo certi – solo se sogneremo insieme, quel sogno e tanti altri ancora, potranno diventare realtà. Venite, allora: vi aspettiamo!
Carissimi, nell’attesa d’incontrarvi, vi assicuro tutto il mio sostegno e la mia preghiera. Buon anno scolastico, allora e… buon cammino!
Caserta, 12 settembre 2022
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